Orto di Classe un progetto che cambierà il mondo

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Orto di Classe

Proprio oggi,che ispirati da Greta Thunberg gli studenti urlano in piazza, “saremo la prima  generazione a subire gli effetti dei cambiamenti climatici e l’ultima che potrà fare qualcosa per mitigarli o fermarli”, un Orto scolastico, è il migliore degli investimenti possibili sulla educazione dei nostri figli e studenti. Coltivare un piccolo orto all’italiana in classe, terrazzo o anche in casa, oggi è possibile per tutti ed in ogni situazione ambientale.

L’orto a scuola è un prezioso laboratorio all’aria aperta o in classe, dove sperimentare la biodiversità; è anche il luogo della meraviglia, dove gli occhi dei ragazzi possono riscoprire la gioia di scoprire un germoglio o una piantina che sbuca dal terreno con l’incontenibile forza della vita. 

Riscoprire la terra, osservare fenomeni meravigliosi come la germinazione, la crescita, la fioritura di una pianta. Imparare che le piante sono esseri viventi e che devono essere accudite, percepite nei loro bisogni essenziali di luce, acqua e terra. Godere e raccogliere i frutti al termine del ciclo vitale delle piante. Infinito spunto per esperimenti scientifici di biologia, chimica, fisica e educazione ambientale.

L’orto moderno è una invenzione italiana, probabilmente sorta in Veneto dove arrivavano navi cariche di preziosi tessuti e ancor più preziose spezie, allora essenziali per conservare e insaporire i cibi ma dal valore paragonabile all’oro.

Piccoli appezzamenti di terra iniziarono ad essere coltivati sia per sussistenza che per migliorare il sapore dei cibi attraverso le cosiddette piante aromatiche, delle erbe spontanee che abbondano nel mediterraneo, ricche di olii essenziali usati sia dalla medicina antica che dalla cucina. Piccoli orti dietro ai conventi, racchiudevano in pochi metri quadrati millenni di esperienza contadina, crescere di più con meno risorse, crescere meglio per mangiare meglio e per stare bene.

Le antiche piante dei romani si univano in questi orti del 1600 alle nuove arrivate dalle Americhe, fagioli, Mais, patate e pomodoro, forse il regalo più prezioso all’Italia di Cristoforo Colombo. Chiamato pomodoro in italia, “mela color oro”, per il suo brillante colore giallo nella versione originale sudamericana. Il Padre Gesuita Josè de Acosta, nella sua “ Historia natural y moral de las Indias” del 1590 cosi lo descrive per la prima volta: “Per temperare il sapore del peperoncino… si ricorre pure alle “tomate” che sono fresche e sane e sono delle specie di grossi acini sugosi, che fanno delle salse saporite, ma sono ugualmente buone da mangiarsi da sole”. 

Ma in un orto italiano non può mancare un cuore prezioso e profumato, uno scrigno di sapere e di sapori preziosi, il giardino delle aromatiche. Basilico, erba degli dei per i greci antichi, il prezzemolo, il timo, l’origano, il rosmarino, la salvia, elicriso, borragine, zafferano e santoreggia…. la lista sarebbe ancora molto lunga.

Coltivare un orto a scuola, oggi è possibile anche senza un giardino in terrazzo grazie agli orti verticali di www.biopic.it o grazie alle moderne lampade a LED per agricoltura e basso consumo che possono sostituire in inverno la luce solare e sfruttare il naturale calore del riscaldamento scolastico per crescere mini orti anche in inverno e permettendo ai ragazzi di sperimentare e coltivare non solo in primavera, essendo in estate le scuole chiuse.

L’orto scolastico è anche una grande risorsa per fare  educazione ambientale ed alimentare, per far comprendere la necessità di una alimentazione sana e di abitudini alimentari corrette come ad esempio l’uso delle aromatiche per insaporire i cibi invece del sale, il cui consumo è considerato eccessivo e pericoloso per la salute.

Fare un piccolo orto in laboratorio, in classe o in giardino è un’esperienza multidisciplinare che consente di approfondire biologia, chimica, scienze, botanica, storia ma anche geografia e arte. La scuola con un Orto prepara i suoi ragazzi a parlare di cambiamenti climatici con una solida base di conoscenze ed esperienze, diventa viva,  crea un nuovo fondamentale patto educativo aperto al futuro ed alla cura dell’altro, pianta o uomo che sia.